Le prossime scadenze dell’AIF

Dopo gli ultimi sei mesi i docenti e l’AIF sono in questo momento come un nuotatore su un isolotto a metà del guado. Ed è difficile immaginare cosa ci sarà da qui in poi, ma non di meno occorre andare avanti per arrivare dall’altra parte.

E intanto, sull’isolotto, ci sono le votazioni per il Referendum. Un passo importante. Da molti anni l’AIF non mette mano allo Statuto, se non per obblighi di legge. I sei punti in votazione non cambiano la faccia dell’AIF ma, secondo me e secondo il Direttivo, contribuiscono a rendere l’Associazione  più facile da gestire. Ne approfitto quindi per ricordarvi, se non lo avete già fatto, che avete ancora un po’ di tempo per esprimere il vostro voto, qualunque esso sia, a favore del cambiamento o contrario.

Invece dall’altra parte del fiume non c’è il Congresso, che quest’anno avrebbe dovuto essere a Roma. Il ritardo forzato nell’organizzazione  e l’incertezza della situazione prevista per l’autunno, hanno fatto decidere per l’annullamento di un evento che ritengo abbia senso solo in presenza. Le conferenze, i workshop, i poster che compongono il Congresso sono sicuramente importanti, ma la possibilità di incontrare soci che vengono da altre città, da altre esperienze, di parlare con loro in maniera informale lo è di più. La stessa scelta è stata presa da quasi tutte le associazioni sorelle con cui siamo in contatto un po’ in tutta Europa.

Dall’altra parte dell’ostacolo per l’AIF c’è invece l’Assemblea dei Soci e ci sono le elezioni per il nuovo Diretttivo. L’Assemblea dei soci, per l’approvazione del bilancio economico e per delineare le linee guida che il Direttivo seguirà, visto che quest’ultimo, come dice lo Statuto, “determina nei suoi dettagli il programma delineato dall’Assemblea dei soci, e ne cura la realizzazione”. Appena possibile sarete informati sulle modalità. Si terranno anche le elezioni per il Direttivo stesso, nel caso peggiore solo per posta, canale previsto dallo Statuto.

E su questo punto voglio spendere due parole. Dopo dodici anni passati nel Direttivo, di cui tre come Presidente, ho deciso di non ricandidarmi né di far parte del Consiglio come Presidente uscente. Da un lato perché è giusto favorire il ricambio, dall’altro  perché dopo questi ultimi tre anni voglio tornare a fare il docente a tempo pieno, rimanendo nell’AIF per collaborare come un socio qualunque. Nonostante questa scelta, e nonostante il fatto che conciliare il lavoro sul campo con la Presidenza, come è stato per me,  richieda molto impegno, continuo a ritenere necessario che a guidare l’AIF siano persone che operano nella scuola, che ne conoscono  i problemi perché li vivono in prima persona. Mi permetto però di lanciare un appello. Nell’ultima tornata elettorale il numero di candidati al ruolo di Consigliere era pari al numero di posti disponibili. Il mio augurio è che per queste elezioni il numero di persone che si rendono disponibili a lavorare per l’Associazione sia maggiore. Sottolineo il verbo lavorare perché essere nel Direttivo non significa solo trovarsi per discutere dei Massimi Sistemi, ma anche operare in prima persona per garantire ai Soci una serie di servizi che essi si aspettano, per svolgere dei compiti necessari anche se poco interessanti, qualcuno anche noioso, ma non di meno  essenziali. Invito quindi i Soci che credono sia importante “migliorare e rivalutare l’insegnamento della fisica e contribuire ad elevare il livello della cultura scientifica in Italia”, a candidarsi; invito le Sezioni e i Gruppi di Lavoro, parte fondamentale per l’AIF, a cercare al proprio interno le persone appropriate, in modo che i Soci possano realmente scegliere coloro che faranno parte del Direttivo. In questo quadro il Presidente occupa un ruolo un po’ speciale. La mia esperienza, e anche la storia, mi fa ritenere che il Presidente debba avere già una conoscenza  approfondita del funzionamento di quella macchina complessa che è l’AIF, dei suoi Gruppi di Lavoro, delle attività portate avanti dalle Sezioni, dei rapporti con Enti e Associazioni esterne. Qualcuno raccoglierà questa sfida e a lui o lei vanno i miei migliori auguri di buon lavoro, insieme con il mio impegno a fornire l’aiuto che riterrà utile. Su questo sito, man mano che perverranno troverete, le candidature via via proposte. Leggetele, ponderatele in modo da scegliere per il meglio.