Wilhelm Wien
Figlio di un proprietario terriero, quando aveva due anni la famiglia si trasferì a Rastenburg, sempre nella Prussia Orientale, dove frequentò la scuola fino al 1879, continuando poi ad Heildelberg. Dal 1882 frequentò l’Università di Göttingen e quindi l’Università di Berlino dove svolse le ricerche per il Dottorato nel laboratorio di Hermann von Helmholtz. Conseguì il Ph.D. nel 1886 con una tesi sulla diffrazione della luce da metalli e sull’influenza del materiale sul colore della luce rifratta.
La malattia del padre lo costrinse ad abbandonare temporaneamente gli studi ed a tornare a casa per amministrare le terre di famiglia, fino al 1890 quando furono vendute e poté tornare da Helmholtz che si era nel frattempo trasferito al neonato Reale Istituto Fisico-Tecnico di Berlino-Charlottenburg come Presidente.
Qui lavorò con Holborn su di un metodo per misurare alte temperature con termoelementi e si occupò anche di termodinamica teorica, specialmente di radiazione termica. Nel 1893 annunciò la legge che stabilisce come varia la lunghezza d’onda della radiazione emessa con la temperatura, che verrà chiamata più tardi legge dello spostamento. Nel 1894 pubblicò un lavoro dove i termini ‘temperatura’ ed ‘entropia’ vengono estesi alla radiazione nel vuoto e definì un corpo ideale che assorba completamente la radiazione, da lui chiamato corpo nero.
Nel 1896 propose una formula per la distribuzione in frequenza della radiazione del corpo nero (legge di Wien) che i lavori sperimentali sulla radiazione di corpo nero svolti proprio all’Istituto Fisico-Tecnico dimostrarono però valida solo per alte frequenze.
Per questo lavoro otterrà il Premio Nobel del 1911.
Da questa formula partì il suo collega di lavoro Max Planck per risolvere il problema della radiazione di corpo nero, introducendo il concetto di quanto, e quindi è giustificato il giudizio di Max von Laue “la sua gloria immortale è stata quella di condurci ai cancelli della fisica quantistica”.
Nel 1896 fu nominato Professore di Fisica a Aix-la-Chapelle, succedendo a Philipp Lenard, e trovò un laboratorio attrezzato per lo studio delle scariche elettriche nel vuoto; così si dedicò ai raggi catodici. Confermò la scoperta del suo Direttore, Jean Perrin, sulla natura dei raggi catodici come particelle di carica negativa e quasi contemporaneamentea J.J. Thomson a Cambridge, ma con un diverso metodo, ne misurò il rapporto carica-massa.
Nel 1898 si sposò con Luise Mehler dalla quale avrà quattro figli.
Nello stesso anno, studiando la deviazione dei raggi canale, scoperti da Goldstein, da parte di campi magnetici, concluse che erano composti da particelle positive di massa quasi uguale all’atomo di idrogeno. Il suo metodo, raffinato da J.J. Thomson, diventò più tardi la spettroscopia di massa e quelle particelle solo dopo i lavori di Rutherford del 1919 furono chiamate protoni.
Nel 1899 si trasferì all’Università di Giessen e nel 1900 a Würzburg, come successore di Röntgen, dove pubblicò il suo Trattato di idrodinamica. Nel 1902 fu invitato a succedere a Ludwig Boltzmann all’Università di Lipsia e nel 1906 a Drude all’Università di Berlino, ma rifiutò entrambi gli inviti.
Nel 1918 studiò la variazione di luminosità dei raggi canale quando attraversano un gas residuo a bassa pressione, dovuta agli urti con gli atomi del gas, e le sue conclusioni potranno essere spiegate solo con la meccanica quantistica, come durata limitata degli stati eccitati dell’atomo.
Nel 1920 fu nominato Professore di Fisica all’Università di Monaco dove rimase per il resto della sua vita. Nel 1923, come Direttore dell’Istituto di Fisica, presiedette la commissione per l’esame di laurea di Heisenberg e con la sua bassa votazione contribuì a spingere quest’ultimo, per la delusione, verso Göttingen.
Fu membro di numerose Accademie delle Scienze, da Berlino a Vienna a Stoccolma e Washington.