Thomas Alva Edison
Durante la sua vita, la società subì, soprattutto a causa dello sviluppo delle tecnologie elettriche, un enorme cambiamento e gran parte di questo ha avuto origine dal suo genio inventivo (ha acquisito ben 1093 brevetti!). Le premesse tuttavia non furono le migliori: iniziò a parlare molto tardi, e venne ritirato dalla scuola perché i maestri lo consideravano ‘lento’ nell’apprendimento; fu istruito dalla madre per preservarlo dai cattivi effetti di un disgusto nei confronti della scuola.
A 12 anni inizia a vendere giornali sui treni, dedicando il tempo libero a letture ed esperimenti di chimica e meccanica, in un primitivo laboratorio allestito a bordo di un vagone (dove stampa pure un giornale). In quegli anni diventa sordo, per cause ancora controverse. Tutti i suoi guadagni li riservava a libri e a materiale per i suoi esperimenti; tanta era la determinazione a diventare scienziato, che a 15 anni aveva già acquisito tutte le conoscenze scientifiche dell’epoca, ripetendo personalmente tutti gli esperimenti.
La sua prima invenzione fu un registratore elettrico di voti, che ebbe però poco successo perché ritenuto poco affidabile. In seguito, mentre presta servizio come telegrafista, inventa un telegrafo a ripetizione per la trasmissione automatica dei messaggi e i sistemi duplex e quadruplex che consentivano di trasmettere più messaggi contemporaneamente su una sola linea. Con i guadagni dalla vendita degli apparecchi telegrafici apre nel 1876 un laboratorio privato a Menlo Park (New Jersey), che fu chiamato la fabbrica delle invenzioni. Importante per lo sviluppo del telefono fu il suo progetto del microfono a carbone (1876).
Nel 1877 annuncia l’invenzione del fonografo, apparecchio mediante il quale il suono poteva essere registrato meccanicamente, costituito da un semplice cilindro sul quale è avvolta della carta stagnola. Nel 1879 Edison presenta pubblicamente la prima lampada elettrica a filamento, che ottiene notevole successo, ma siccome intende sviluppare tutto il sistema di illuminazione elettrica, si dedica al perfezionamento della dinamo, progettando, fra l’altro, la prima grande centrale elettrica della città di New York. Nel 1882 la Edison Electric Light Company produce 100 mila lampadine all’anno. Nello stesso anno, prima a Londra e New York, e poi a Milano entreranno in funzione le prime centrali elettriche Edison.
Abbandona il settore elettrico, anche in seguito a dispute con Westinghouse sul miglior sistema da usare (corrente continua o alternata) e la Edison Co. diviene poi la General Electric. Inventa il Fonografo Edison a dischi e, nel 1888, il cinetoscopio, apparecchio con cui era possibile realizzare filmati per rapida successione di singole immagini (tenta anche la sincronizzazione di suoni e immagini, cinetofono).
Tra le sue ultime invenzioni si ricordano la batteria di accumulatori Edison (al ferro-nichel) e un metodo telegrafico senza fili per comunicare con i treni in movimento. Osserva poi l’effetto termoelettronico, chiamato successivamente "effetto Edison-Richardson", che consiste nell’emissione di elettroni da parte di un filamento riscaldato; le numerose applicazioni di questa scoperta nel campo dell’elettronica furono però comprese solo molti anni dopo.
Grande amico di Henry Ford, che ricostruisce come museo il suo laboratorio in occasione del cinquantenario della lampadina nel 1929 (ai festeggiamenti presero parte il presidente Hoover, John D. Rockefeller, George Eastman, Marie Curie, e Orville Wright), Edison si rivelò, oltre che un ottimo tecnologo, anche un lungimirante uomo d’affari, precorrendo di molto i suoi tempi.
Qualche giorno dopo la sua morte, in suo onore, tutte le lampadine elettriche degli Stati Uniti furono spente per un minuto.