Owen Chamberlain
Il padre Edward era un famoso radiologo, con spiccati interessi per la fisica, mentre dal cognome da ragazza della madre Lucinda Owen prese il primo nome.
Studiò alla Germantown Friends School di Filadelfia e nel 1937 entrò al Dartmouth College dove ottenne il B.A. nel 1941.
Si iscrisse per il dottorato in Fisica all’Università della California a Berkeley, ma gli studi furono interrotti dall’entrata in guerra degli Stati Uniti e fu chiamato, giovanissimo, a prender parte al ‘Progetto Manhattan’ dove lavorò con Emilio Segrè, prima a Berkeley e successivamente a Los Alamos.
Nel 1943 si sposò con Beatrice Babette Cooper dalla quale ebbe quattro figli.
Dopo la guerra continuò la sua ricerca per il dottorato all’Università di Chicago, sotto la guida di Enrico Fermi che lo convinse a dedicarsi alla fisica sperimentale. Ottenne il Ph.D. dall’Università di Chicago nel 1949 con una tesi sulla diffrazione di neutroni lenti in liquidi.
Nel frattempo era tornato a Berkeley dove aveva ottenuto un incarico di insegnamento alla facoltà di fisica e si dedicò a ricerche sullo scattering protone-protone, con Emilio Segrè, Clyde Wiegand e Thomas Ypsilantis, con il nuovo acceleratore Bevatron del Lawrence Berkeley National Laboratory.
Queste ricerche portarono nel 1955 alla scoperta dell’antiprotone, gemello del protone, ma con carica negativa, che teoricamente doveva esistere. Diceva sovente che era ‘come il Polo Sud, si sa che c’è, ma qualcuno ci deve andare’… Sembra anche che il fisico teorico Maurice Goldhaber avesse scommesso 500 $ sulla non esistenza dell’antiprotone.
Per questa importante scoperta ottenne, insieme a Segrè, il Premio Nobel del 1959.
Nel 1958 era stato chiamato alla Cattedra di Fisica a Berkeley, che tenne fino al pensionamento nel 1985 e per alcuni anni si dedicò allo studio delle interazioni di antiprotoni con idrogeno, deuterio e altri elementi e alla produzione di antineutroni.
Nel 1960 con Carson Jeffries e Gilberg Shapiro iniziò vari esperimenti con bersagli di protoni polarizzati e nel 1980 collaborò a studi di urti tra nuclei leggeri al nuovo acceleratore Bevalac di Berkeley e negli ultimi anni di vita scientifica attiva collaborò con David Nygren alla costruzione di un rivelatore, il ‘Time Projection Chamber’ (TPC) che fu usato con ottimi risultati per lo studio delle interazioni elettrone-positrone ad alte energie all’acceleratore lineare SLAC di Stanford.
Negli anni del dopoguerra fu politicamente attivo, dopo una visita ad Hiroshima che lo turbò profondamente, dedicandosi alla causa della pace, della giustizia sociale, della nonviolenza e dei diritti delle minoranze. Si oppose strenuamente alla guerra del Vietnam e fece parte del comitato ‘Scienzati per Sacharov, Orlov e Scharansky’ che chiedeva la liberazione dei tre scienziati sovietici imprigionati per motivi politici. Nel 1960 fondò con altri il movimento per il congelamento degli esperimenti nucleari.
Nel 1988, alla morte della moglie si risposò con June Greenfield (deceduta nel 1991) e successivamente con Senta Pugh Gaiser con la quale visse fino alla morte.
Nel 1985 si manifestarono i primi sintomi del morbo di Parkinson che lo portarono alla morte nel maggio 2006, pur permettendogli di restare scientificamente attivo fino a pochi giorni prima.
Oltre al Nobel ottenne numerosi riconoscimenti, fu membro dell’American Physical Society e dell’Accademia Naz.le Americana delle Scienze. Fu professore a Roma nel 1957 con un sostegno della Fondazione Guggenheim e ad Harvard nel 1959.