Luigi Federico Menabrea
Dopo gli studi liceali si iscrisse all’Università a Torino, dove si laureò in Ingegneria e Matematica nel 1832 con il prof. Giovanni Plana.
Contemporaneamente intraprese la carriera militare nel Genio e sostituì il quasi coetaneo tenente del genio Cavour alla Sovrintendenza della costruzione del Forte di Bard, nel 1831. In seguito fu nominato Professore di Meccanica applicata all’Accademia militare di Torino.
Nel 1840 presso L’Accademia delle Scienze di Torino si svolse il II Congresso degli Scienziati Italiani al quale partecipò Charles Babbage, invitato a presentare il suo progetto di ‘macchina analitica’. La presentazione dettagliata interessò particolarmente il fisico Ottaviano Mossotti e Luigi Menabrea, che pubblicò in francese nel 1842 una descrizione del progetto di Babbage, Notions sur la Machine Analytique de M. Charles Babbage, che può considerarsi il primo lavoro scientifico di informatica.
Il testo di Menabrea fu tradotto in inglese e ampliato da Ada Lovelace, la figlia di Byron e amica e collaboratrice di Charles Babbage.
Nel 1846 divenne Professore di Scienza delle Costruzioni all’Università di Torino, posto che occupò fino al 1860, e fu anche eletto all’Accademia delle Scienze di Torino.
Nel frattempo iniziò la sua carriera politica: dal 1948 divenne membro del Parlamento del regno di Sardegna, poi d’Italia fino al 1859, e godendo della fiducia di Carlo Alberto fu inviato come Ministro plenipotenziario dopo i moti del ’48 in missione presso i ducati di Modena, di Parma e altri stati del centro Italia.
Col grado di colonnello partecipò alle operazioni militari della seconda Guerra d’indipendenz anel 1859 in Lombardia (Peschiera e Solferino) e successivamente, come Generale comandante del genio, nel ’60-61 diresse le operazioni per l’assedio di Ancona e di Gaeta. Per questa sua attività ottenne nel 1860 l’onorificenza dell’Ordine Militare di Savoia e una medaglia d’oro al valor militare.
Durante questo periodo non interruppe la sua attività scientifica dedicandosi ad una precisa formulazione del ‘teorema del minimo lavoro’, presentato già nel 1857, applicandolo poi ai sistemi continui e all’elasticità in Nouveau principe sur la distribution des tensions dans les systèmes élastiques, pubblicato nel 1858. Nel 1868 pubblicò una dimostrazione estesa del suo principio in Études de Statique Physique – Principe général pour déterminer les pressions et les tensions dans un système élastique e nel 1870, insieme a Joseph Louis Bertrand, ne diede la prima dimostrazione corretta e completa.
Quando Carlo Alberto Castigliano formulò alcune critiche, Menabrea rispose e puntualizzò con ulteriori due lavori.
Fu nominato Senatore nel 1860 e poi Ministro dei Lavori Pubblici nel governo Farini-Minghetti (1862-64).
Nella guerra del ’66 fu aiutante di campo del Re e inviato come plenipotenziario a trattare la pace con l’Austria.
Dal 27 0ttobre 1867 e fino al ’69 fu Presidente del Consiglio dei Ministri in tre successivi governi. Durante la sua presidenza si trovò nella scomoda posizione di contrastare ufficialmente i tentativi di Garibaldi di conquistare Roma, mentre in segreto li approvava e finanziava. Inoltre, per tentare di ottenere il pareggio del bilancio, fece approvare la impopolare tassa sul macinato e, per stroncare le rivolte in tutta Italia in conseguenza di tale tassa, conferì poteri straordinari al generale Raffaele Cadorna.
In qualità di Ministro degli Esteri durante il suo governo tentò di ottenere dall’Argentina territori disabitati della Patagonia per deportarvi i ribelli presunti briganti che agivano nel Meridione, ma il progetto non si concretizzò per la fine del suo governo in seguito alle elezioni che non gli permisero di avere una maggioranza.
Fu sostituito da Giovanni Lanza che, consapevole dei suoi buoni rapporti con il Re Vittorio Emanuele II, preferì allontanarlo dal centro della vita politica italiana inviandolo come ambasciatore a Londra e successivamente nel 1882 a Parigi fino al suo ritiro dalla vita politica nel 1892.
Così lo ricorda la commemorazione tenuta al Senato alla sua morte: In questa o nell’altra Camera dal primo giorno in cui il primo Parlamento subalpino fu convocato; nel condurre intricati negozî politici; dirigendo tre Ministeri; per due anni capo del Governo, mostrò la potenza d’una mente privilegiata: fu vanto della scienza e della milizia.
Oltre che dell’Accademia delle Scienze di Torino è stato socio dell’Accademia Pontificia delle Scienze e Accademico dei Lincei e ottenne la laurea honoris causa dalle Università di Oxford e Cambridge.
In suo onore l’asteroide 1997VA4 è stato rinominato 27988 Menabrea.