Joseph von Fraunhofer
Undicesimo figlio di Franz Xaver Fraunhofer, un vetraio, rimase orfano di entrambi i genitori all’età di 11 anni e, non avendo i mezzi per studiare, entrò come apprendista vetraio presso l’officina di Philipp Anton Weichelsberger a Monaco. Le condizioni di lavoro erano molto dure ed oltre al lavoro in officina si doveva occupare anche della casa del datore di lavoro, che non gli lasciava il tempo per leggere e studiare come desiderava.
Nel 1801 l’edificio in cui lavorava crollò e lui rimase sepolto sotto le macerie. All’operazione di salvataggio assistevano Massimiliano IV Giuseppe, principe elettore di Baviera (futuro Massimiliano I di Baviera), e Joseph Utzschneider, un costruttore di strumenti e ottico, che si presero cura di lui, fornendogli libri e convincendo il datore di lavoro a lasciargli tempo libero per studiare.
Nel 1806 fu assunto da Utzschneider e Georg von Reichenbach per costruire le lenti per i loro strumenti geodetici di precisione. Qui ideò nuove macchine e metodi di molatura e lucidatura delle lenti. L’anno dopo Utzschneider si trasferì a Benediktbeuern dove nella antica Abbazia aveva impiantato una fonderia di vetro destinato alle sue lenti. Aveva assunto lo svizzero Pierre Louis Guinand, un esperto della produzione di vetro flint e crown con elevate qualità ottiche, che insegnò a Fraunhofer le sue tecniche.
Fraunhofer si assunse la responsabilità di tutta la progettazione e produzione delle lenti dal 1814, quando Guinand tornò in Svizzera, e divenne anche socio della ditta (ora chiamata Utzschneider & Fraunhofer) che produceva piccoli cannocchiali, occhiali, microscopi fino ai grandi telescopi per gli osservatori astronomici.
Nel 1817, per problemi finanziari, Utzschneider vendette allo stato l’Abbazia di Benediktbeuern e si trasferì a Monaco; questo ritardò la costruzione e la consegna del grande telescopio ordinato dall’Osservatorio Russo di Tartu (ora Estonia), consegnato nel 1819 e col quale l’astronomo Struve osservò e misurò più di 3000 stelle doppie.
Nel 1814 costruì lo spettroscopio e fu il primo ad investigare seriamente sulle righe di assorbimento nello spettro del Sole, già osservate da Wollaston, ma trascurate, poi spiegate da Kirchhoff e da Bunsen nel 1859 e ancora oggi chiamate linee di Fraunhofer in suo onore. Il suo accurato disegno delle 574 linee nere sullo spettro colorato della luce solare è ancora oggi visibile al Deutsches Museum di Monaco.
Migliorò il reticolo di diffrazione nel 1821 e in questo modo trasformò la spettroscopia da arte a scienza, dimostrando come misurare esattamente la lunghezza d’onda della luce. Notò che gli spettri di Sirio e di altre stelle brillanti erano diversi tra loro e da quello del Sole, dando inizio alla spettroscopia stellare.
Per la sua carriera ottenne un dottorato onorario dall’Università di Erlangen nel 1822 e tenne lezioni all’Università di Monaco. Nel 1824 fu insignito dell’Ordine al merito della Corona Bavarese, divenne nobile (da qui il ‘von’ aggiunto al cognome) e gli venne concessa la cittadinanza onoraria di Monaco.
Come molti fabbricanti di vetro di quell’epoca, avvelenati dai vapori di metalli pesanti ai quali erano esposti durante la lavorazione, morì giovane, all’età di 39 anni, per tubercolosi polmonare. Venne sepolto all’Alter Münchner Südfriedhof, vicino a Georg von Reichenbach. Sulla sua tomba è incisa la scritta Aproximavit sidera (Avvicinò gli astri).
Il cratere Fraunhofer sulla Luna è stato intitolato al suo nome.
La ditta fu ceduta da Utzschneider nel 1839 ad un allievo di Fraunhofer, Georg Mertz, e divenne “G.Mertz & Mahler” poi “G. & S.Mertz” e continuò a produrre strumenti ottici di grande precisione fino al 1903.
Alla memoria di Fraunhofer è intitolata la Fraunhofer-Gesellschaft, la più grande organizzazione per la ricerca scientifica applicata in Europa, con un budget di 2 miliardi di euro. Fondata nel 1949, attualmente opera con 66 Istituti e circa 25000 ricercatori, in Germania, ma con sedi anche in America (USA, Canada, Brasile, Cile), Asia, Africa, Europa (Portogallo, Austria, Regno Unito e Svezia) e dal 2009 anche in Italia con sede a Bolzano.