Joseph Nicholas Delisle
Uno dei dodici figli di Claude Delisle, insegnante di storia e geografo. Il fratello maggiore, Guillaume Delisle (1675-1726), geografo e cartografo, membro dell’Accademia delle Scienze, fu scelto come insegnante di geografia per il ‘delfino’ Luigi XV ricevendo il titolo di Primo Geografo Reale, creato appositamente per lui. Adottò nuovissimi metodi di creazione cartografica, rivoluzionando completamente l’ambito della cartografia. Ebbe l’idea di affiancare al suo lavoro quello degli astronomi, come fino ad allora nessun cartografo aveva mai fatto. I nuovi metodi di misurazione astronomici diedero un grande aiuto per la creazione delle cartine di Delisle e la precisione delle cartine aumentò notevolmente.
Joseph Nicholas come tutti i fratelli si dedicò a studi classici, ma ben presto si appassionò all’astronomia e fu uno degli ultimi studenti di Gian Domenico Cassini al Collège de France, dove si laureò e poi insegnò matematica e astronomia.
Dal 1710 al 1715 allestì un osservatorio sul Palais de Luxembourg che poi trasferì all’Hôtel Taranne.
Nel 1724 visitò l’Inghilterra dove fu ammesso alla Royal Society e incontrò Isaac Newton. Nel 1725 si recò a San Pietroburgo, accettando, dopo tante esitazioni, un invito di quattro anni prima da parte dello Zar Pietro I il Grande, che nel frattempo era morto.
Lo accompagnò il fratello minore Louis de la Croyère Delisle ed un costruttore di strumenti di nome Vignon.
Vi si fermò per 21 anni, divenendo membro dell’Accademia Imperiale delle Scienze e direttore dell’osservatorio di San Pietroburgo, praticamente fondò la scuola russa di astronomia e divenne ricco e famoso.
Intraprese anche molti viaggi attraverso tutta la Russia fino in Siberia per misure geografiche ed osservazioni, spesso accompagnato dal fratello. Questi si spinse fino alla Siberia più orientale dove morì in mare al largo della penisola di Kamtchatka nel 1741 e fu sepolto vicino ad Avacha.
Joseph Nicholas tornò a Parigi nel 1747 e riprese la cattedra di astronomia al Collège de France. Tra i suoi studenti vi fu Jérôme de Lalande.
Risiedeva all’Hôtel de Cluny (o Clugny) dove allestì un osservatorio su di una torre, ingaggiando come copista nel 1751 il giovane Charles Messier, che divenne poi assistente alle osservazioni e abitava coi coniugi Delisle, come un figlio.
Sotto la sua guida Messier fu incaricato di cercare la cometa di Halley, che era attesa per il 1758. Per le indicazioni basate su calcoli errati dell’allora settantenne Delisle, Messier cercò in direzioni sbagliate, però trovò un’altra cometa (C/1758 De la Nux) e scoprì un oggetto che sembrava una cometa nella costellazione del Toro. Siccome non si muoveva fu accertato trattarsi di una nebulosa (la prima che entrò nel futuro catalogo come M1), che in seguitò risultò uno dei più interessanti e famosi oggetti celesti, nota ora come Crab Nebula.
La Cometa di Halley fu poi osservata, la notte di Natale del 1758, dall’astronomo dilettante tedesco Johann Palitzsch, e finalmente il 21 gennaio 1759 anche da Messier, ma Delisle, non volendo ammettere il suo errore di calcolo lo obbligò a continuare le osservazioni sulla sua prevista traiettoria errata e a non annunciare la scoperta.
Messier, per il debito di riconoscenza, obbedì, ma i rapporti tra i due si raffreddarono, ancora di più quando Delisle si rifiutò di annunciare la scoperta di un’altra cometa nel 1760. In seguito Delisle cambiò atteggiamento, incoraggiò Messier e gli affidò sempre più il suo lavoro osservativo, fino al suo definitivo ritiro nel 1765.
Morì a 80 anni di un colpo apoplettico.
A lui è dedicato un cratere lunare e l’asteroide 12742 Delisle.
È anche noto per una scala di temperatura, chiamata Scala Delisle [°D], ideata nel 1732 e descritta in Mémoires pour servir à l’histoire et aux progrès de l’Astronomie, de la Géographie et de la Physique (1738). Lo 0 °D corrisponde alla temperatura dell’acqua che bolle e 150 °D corrispondono alla temperatura del ghiaccio che fonde.