Hiroshi Amano (天野 浩)
Nato nella città industriale di Hamamatsu, luogo natale di Kenjiro Takayanagi, pioniere della TV giapponese, e di Soichiro Honda, fondatore della Honda Motor, è stato da sempre affascinato dall’ingegneria.
Non era molto attratto dallo studio durante le scuole elementari, ma alle superiori l’insegnante di matematica gli fece apprezzare il ragionamento logico e la risoluzione di problemi.
Nel 1979 si iscrisse alla Università di Nagoya per studiare ingegneria elettronica, il suo professore gli presentò la missione dell’ingegneria come beneficio per la popolazione e diventò convinto studioso, soprattutto dei computer recentemente sviluppati e commercializzati.
Nel 1982 al momento di scegliere l’argomento della tesi non erano disponibili tesi sui computer, ma seppe che si poteva fare ricerca sui LED blu al GaN presso il laboratorio del professor Isamu Akasaki e scelse quello. La sua idea era quella di migliorare la vita delle persone producendo monitor televisivi senza gli ingombranti tubi catodici.
Si laureò (B.E.) nel 1983 e lavorando con gli altri studenti di dottorato e ricercatori alla crescita di cristalli nitruri mediante epitassia a fase di vapore metallo-organica (MOVPE), riuscì nel 1985 a produrre, con una tecnica di deposito a bassa temperatura, film sottili di GaN su zaffiro con proprietà cristalline, elettriche e ottiche superiori ai precedenti, lavoro pubblicato su Applied Physics Letters.
Durante una ricerca per il dottorato, che ottenne nel 1989, ai laboratori NTT (Nippon Telegraph and Telephone) trovò che la luminescenza blu aumentava notevolmente irradiando con elettroni il GaN drogato con Zn. Anche con questa tecnica (chiamata LEEBI – low-energy electron beam irradiation) tuttavia non si otteneva la desiderata conduzione tipo-p, che riuscirono poi ad ottenere nel 1989 usando il Mg come drogante, fabbricando così il primo LED a giunzione p–n a luce blu/UV.
Nel 1991 il Dr. Shuji Nakamura alla Nichia Chemicals riuscì poi a crescere cristalli di GaN tipo-p con una diversa tecnica che, in seguito, diventò standard.
Nel 1992 si trasferì alla Università Meijo, sempre a Nagoya, per continuare a lavorare col prof. Akasaki; nel 1998 diventò Professore Associato e nel 2010 Professore ordinario, trasferendosi al Dipartimento di Ingegneria della Università di Nagoya come Direttore del Centro di Ricerca Akasaki, dove tuttora lavora.
Nel 2014 gli è stato conferito il Premio Nobel per la Fisica, unitamente a Isamu Akasaki e Shuji Nakamura, for the invention of efficient blue light-emitting diodes which has enabled bright and energy-saving white light sources.
Ha pubblicato circa 390 lavori e contribuito a 17 libri e partecipato a numerosi convegni sul tema delle sue ricerche (anche come presidente).
Oltre al Nobel ha avuto numerosi premi in patria e l’Ordine della Cultura dalle mani dell’Imperatore nel 2014. È membro della Japan Society of Applied Physics (JSAP) e dell’Institute of Physics (IOP) inglese.
Dalla sua pagina web: Our mission is to improve the quality of human life by developing sustainable devices (i.e., environmentally friendly, long-life devices with high-efficiency energy conversion) using sustainable materials and low-cost device-processing technology. Group III nitride semiconductors are one of the most promising candidates to realize such novel devices.
E agli studenti: When I was a university student, the semiconductor industry was an exciting and pioneering industry. The situation changed drastically. Today, the Si-based industry is highly competitive with enormous investments and it is difficult to make new discoveries. In contrast, in case of compound semiconductors, particularly group III nitrides, even their material properties are still unknown, although their extremely high and wide potential is beyond doubt. Therefore, we are fortunate … If you would like to help change the world by developing new functional devices, why don’t you visit us … If you are still lacking a dream or a purpose of your life, we will be happy to assist you to find your own dream.