Hideki Yukawa (湯川 秀樹)
Terzo figlio di Takuji Ogawa, professore di geologia all’Università di Kyoto, frequentò in questa località le scuole e l’università laureandosi nel 1929. Già da studente, allievo di Hantaro Nagaoka che al ritorno da Cambridge aveva promosso gli studi di fisica in Giappone, si dedicò alla fisica teorica e in particolare alle particelle elementari.
Dal 1930 tenne lezioni all’Università di Kyoto e nel 1932 si sposò con Sumiko da cui ebbe due figli. Nel 1933 si trasferì come Professore incaricato all’Università di Osaka. Ottenne il Dottorato nel 1938 e fu chiamato nel 1940 alla cattedra di Fisica Teorica all’Università di Kyoto che tenne per tutta la vita.
Nel 1935 pubblicò un lavoro dal titolo “On the Interaction of Elementary Particles” (Proc. Phys. Math. Soc. Japan, 17, 48-57), nel quale propose una teoria di campo delle forze nucleari che prevedeva una nuova interazione chiamata interazione forte e l’esistenza di una particella della quale calcolò la massa, intermedia tra protone e elettrone.
Dopo la scoperta nei raggi cosmici di particelle fortemente candidate ad essere identificate con la particella di Yukawa e la determinazione della loro massa, da parte dei gruppi di Anderson e Neddermeyer in America e Blackett e Wilson in Inghilterra nel 1939, sviluppò ulteriormente la teoria del mesone (o mesotrone) come era stata chiamata questa particella, partendo dalla sua idea iniziale.
Molto più tardi, nel 1947, grazie ai lavori degli italiani Conversi, Pancini e Piccioni (al Liceo Classico Virgilio di Roma!) e di Lattes, Occhialini e Powell in Inghilterra, si chiarì che la particella osservata nel 1937-39 non poteva essere il mesone previsto da Yukawa (la discrepanza tra il tempo di assorbimento da parte di nuclei calcolato e quello osservato era dell’ordine di 1017!), ma era invece un prodotto della sua interazione con nuclei, chiamata poi mesone μ o muone.
Il mesone di Yukawa era comunque effettivamente presente nei raggi cosmici, ma assorbito subito nella parte alta dell’atmosfera, e venne chiamato mesone π o pione (per la interessante storia del mesone si veda l’articolo di Marcello Conversi, LFnS, XXXV, 3, 99 (2002)).
Nel 1949 ebbe il Premio Nobel per la sua teoria delle forze nucleari e la previsione del mesone (Anderson lo aveva ricevuto nel ’36, Blackett nel 1948 e Powell lo riceverà l’anno successivo a Yukawa, nel 1950 – mentre Giuseppe Occhialini non fu mai preso in considerazione).
Dal 1947 si dedicò prevalentemente alla cosiddetta teoria di campo ‘non locale’, fu professore ospite all’Istituto di Studi Avanzati di Princeton nel 1948 e dal 1949 al 1953 della Columbia University di New York.
Ritornò a Kyoto come direttore del Research Institute for Fundamental Physics, che ora porta il nome di Yukawa Institute.
Primo giapponese ad ottenere il Premio Nobel, ebbe numerosi riconoscimenti in patria; membro dell’Accademia Giapponese, che gli conferì il Premio Imperiale nel 1940, della Società Giapponese di Fisica e Professore emerito dell’Università di Osaka, ricevette la Decorazione per meriti culturali dalle mani dell’Imperatore nel 1943.
Fu eletto socio straniero dell’Accademia Americana delle Scienze, dell’American Physical Society, dell’Accademia Indiana delle Scienze, della Royal Society di Edimburgo e dell’Accademia Pontificia delle Scienze di Roma.
Fu tra i fondatori e redattori della rivista Progress of Theoretical Physics dal 1946 e oltre a numerosi lavori scientifici pubblicò in giapponese i manuali Introduction to Quantum Mechanics (1946) e Introduction to the Theory of Elementary Particles (1948) che contribuirono a formare una scuola giapponese di fisica teorica.
Nel 1955 insieme ad altri intellettuali e scienziati firmò il ‘Manifesto Einstein-Russell’ per il disarmo nucleare.
La sua Autobiografia (v. sotto) si interrompe al 1934-35 perché “non desidero scrivere oltre perché quei giorni di studio senza soste mi suscitano nostalgia e d’altra parte mi rattrista pensare a come sono venuto sempre più ad occuparmi di cose diverse dallo studio”.